
apr 17 2023
Pubblicate le graduatorie definitive del Servizio Civile Universale 2023

Pubblichiamo le graduatorie definitive.
Comunichiamo a tutti i volontari idonei e selezionati che la data di avvio al servizio è confermata per il Martedì 05 Settembre 2023.
- Tutti gli operatori volontari che hanno fatto domanda per una sede di attuazione ubicata nel territorio della Provincia di Palermo dovranno presentarsi alle ore 14:00 di martedì 05 Settembre, presso il Gonzaga Campus, in via Piersanti Mattarella 40, Palermo.
- Tutti gli operatori volontari che hanno fatto domanda per una sede di attuazione ubicata nel territorio della Provincia di Catania dovranno presentarsi alle ore 14.00 di martedì 05 Settembre, presso la Scuola Paritaria Maddalena di Canossa, in via Etnea 593, Catania.
- Tutti gli operatori volontari che hanno fatto domanda per una sede di attuazione ubicata nel territorio della Provincia di Messina dovranno presentarsi alle ore 14:00 di martedì 05 Settembre, presso il Collegio Sant’Ignazio, in Via Ignatianum 23, Messina.
E’ necessario portare con sé:
- Una fotocopia del documento di riconoscimento, in corso di validità, fronte e retro;
- Una fotocopia della tessera sanitaria;
- Il proprio codice IBAN e codice BIC/SWIFT, di un conto intestato al volontario su cui verranno accreditate le spettanze mensili;
- Una copia cartacea del “contratto di servizio” che deve essere scaricato direttamente dal volontario, il giorno prima dell’avvio in servizio, dall’area riservata ai volontari sul sito del Dipartimento del Servizio Civile, accessibile qui: https://www.politichegiovanili.gov.it/area-riservata/operatori-volontari/
Per accedere all’area riservata occorre usare il proprio SPID.
Vogliate cortesemente comunicare ufficialmente e tempestivamente al seguente indirizzo email serviziocivile@gonzagapalermo.it qualunque impedimento alla vostra presa di servizio in modo da permetterci di procedere con lo scorrimento delle graduatorie.
Ricordiamo inoltre che coloro che nelle graduatorie definitive sono risultati idonei NON SELEZIONATI potranno subentrare, entro quattro mesi dalla data di avvio dei progetti, qualora qualcuno degli idonei selezionati rinunciasse al servizio. In ogni caso ne verrà data opportuna comunicazione telefonica.
Per qualsiasi tipo di chiarimento o comunicazione è possibile contattare l’Ufficio di Coordinamento del Servizio Civile Universale, inviando una e-mail a serviziocivile@gonzagapalermo.it
Calendario dei primi giorni di servizio
05 – 11 settembre 2023
Calendario-primi-giorni-di-SCU-2023
Per conoscere le graduatorie definitive dei progetti
clicca sulla sede per la quale ti sei candidato/a
Graduatoria-DEF-Mettiamoci-in-gioco_Astalli-Doposcuola-migranti-_216868_
Graduatoria-Un-Mare-di-Accoglienza_Astalli-40-Martiri-Centro-di-Accoglienza_216867_
Graduatoria-La-citta-dei-talenti_Astalli-Centro-ascolto-migranti_216869_-1

set 26 2022
CAMPAGNA CROWDFUNDING: UNA BORSA LAVORO, UN’OCCASIONE DI FUTURO


By Gaia Garofalo • Comunicati Stampa, Home, In corso, News •

apr 12 2022
Il Rapporto annuale 2022 del Centro Astalli

Il Centro Astalli presenta il Rapporto annuale 2022, in un’edizione rinnovata in occasione dei 40 anni di attività del Centro Astalli con contenuti ampliati e riorganizzati attraverso una grafica nuova.
Una fotografia aggiornata sulle condizioni di richiedenti asilo e rifugiati che durante il 2021 si sono rivolti al Centro Astalli, la sede italiana del Servizio dei Gesuiti per i Rifugiati, e hanno usufruito dei servizi di prima e seconda accoglienza nelle diverse sedi di Roma, Bologna, Catania, Grumo Nevano, Palermo, Trento, Vicenza e Padova.
Il Rapporto, oltre a contenere un resoconto di un anno di attività del Centro Astalli, vuole essere uno strumento per capire quali sono le principali nazionalità dei rifugiati che giungono in Italia per chiedere asilo; quali le difficoltà che incontrano nel percorso per il riconoscimento della protezione e per l’accesso all’accoglienza o a percorsi di integrazione. Attraverso testimonianze e approfondimenti si cerca di far emergere i nodi sulle migrazioni forzate in Italia: vulnerabilità, cura e inclusione sociale.
Attraverso i tre verbi che costituiscono la mission del Servizio dei Gesuiti per i Rifugiati, Accompagnare, Servire, Difendere i diritti dei rifugiati, raccontiamo la strada fatta in un anno con 17mila migranti forzati, di cui 10mila a Roma.
Il 2021 doveva essere l’anno della ripresa, dell’uscita dalla pandemia con una nuova visione del mondo che avesse al centro la cura della casa comune e l’impegno per il futuro delle nuove generazioni.
Invece il coronavirus ha continuato a influenzare le nostre vite e ha pesato in modo sostanziale sulla vita di richiedenti asilo e rifugiati.
Le politiche migratorie europee hanno ancora bloccato e respinto i migranti alle frontiere e gli accordi di esternalizzazione con Paesi come Libia e Turchia hanno esposto migliaia di migranti a violenze e persecuzioni.
Frontiere chiuse, politiche discriminatorie ed escludenti, crisi umanitarie, come quella afgana, dimenticate troppo velocemente, hanno alimentato la retorica dell’emergenza e del “non possiamo accoglierli tutti”. Una retorica che si diffonde velocemente ma che non è supportata da dati oggettivi.
In Italia nei primi tre mesi del 2022 sono stati accolti 72mila profughi in fuga dalla guerra in Ucraina, più delle persone arrivate via mare in tutto il 2021 (67mila secondo il Ministero dell’interno).
Abbiamo sperimentato generosità e solidarietà da tanta parte della società civile ma abbiamo dovuto anche sentire chi distingue tra rifugiati di serie A e di serie B, toccando ancora una volta livelli di aberrazione che avremmo francamente evitato.
Nel rapporto cerchiamo di dare conto dell’impegno quotidiano di tanti volontari e operatori nel far riconoscere diritti e dignità a chiunque arrivi in Italia in fuga da guerre e persecuzioni. Questo impegno in servizi e progetti in favore dei migranti forzati è motore di un’azione culturale e di advocacy volta a difendere chi ha diritto a ricevere accoglienza e protezione in un Paese libero e democratico.
All’interno della pubblicazione, le foto di Francesco Malavolta che vogliono dare testimonianza di quanti in fuga da guerre e persecuzioni rimangono bloccati alle frontiere europee. Tanti anche i volti e le storie dei rifugiati accolti e accompagnati dal Centro Astalli, il volto del futuro che vogliamo costruire insieme.
- Centro Astalli -
By Gaia Garofalo • Archivio, Home, News •

nov 6 2021
I volontari raccontano il Centro Astalli Palermo

foto di Francesco Bellina
Il 6 Novembre 2006 il Centro Astalli Palermo spalancava per la prima volta le porte della sua casa a Ballarò a tutti quanti, fuggiti da miseria, guerre e violenze, cercassero rifugio in città. Da allora, il palazzo di Piazza Santi Quaranta Martiri al Casalotto è affollato di bisogni, di braccia aperte, di umanità.
Sono 15 anni di impegno quotidiano perché a tutte e ad ognuna delle 13mila storie di vita, di talenti, e di speranze che hanno varcato la soglia del Centro Astalli Palermo, si possa offrire un’accoglienza che sia la cura dello stare a fianco. Quella che può costruirsi solo sul reciproco riconoscersi quali esseri umani, al di là di ogni differenza, fuori da ogni logica dell’indifferenza.
Abbiamo voluto assumerci la responsabilità dell’incontro, che si trasforma in una sfida nuova ogni giorno per dare risposte concrete alle tante esigenze autentiche ed irripetibili che si accalcano sui nostri portoni. In tutti i nostri servizi di prima e seconda accoglienza, in ogni progetto per l’inclusione sociale, culturale, lavorativa, in ognuno dei percorsi per l’autonomia pensati sull’unicità di ogni persona, c’è la scelta di essere sostegno, opportunità, voce per i rifugiati che chiedono di ricostruirsi in Italia un’esistenza fatta di affetti, di cure mediche, di lavoro, di un tetto sulla testa, di diritti umani.. di quella normalità a cui sono stati costretti a rinunciare, o che non hanno mai conosciuto.
Decidiamo di combattere la cultura dello scarto, di praticare l’attenzione e la compassione, di proteggere e promuovere il diritto di chiunque a vivere in libertà, sicurezza e dignità. Di costruire una società nuova, capace di essere comunità.
Non è facile, non lo è mai stato. Eppure, è un miracolo che si compie e si rinnova giorno dopo giorno. Che vive dell’energia di oltre 60 volontari che di servire, accompagnare, difendere le vite ai margini che si incrociano al Centro Astalli Palermo fanno la loro missione.
Tutti con motivazioni, capacità e personalità diverse, ciascuno con la propria storia e il proprio modo di sentire la vita. Sono il fuoco vivo della nostra realtà.
Quelli che scelgono di scavalcare i muri, di sperimentare continuamente uno sguardo nuovo, di arricchirsi dell’intrecciarsi di vite e di culture. Persone che hanno voluto darsi l’opportunità di stare dalla parte dell’umanità che resiste, e che lo fa con gesti di straordinaria normalità. Uomini e donne che colgono ogni giorno l’occasione di vedere gli invisibili, di condividerne le sofferenze ed i sorrisi, e di conoscere, con loro e attraverso di loro, strade nuove del mondo e di se stessi. Che imparano a vestirsi del trascorso dell’altro, e, da questa nuova prospettiva, a comprendere il valore rivoluzionario anche di un solo atto di pura solidarietà.
Oggi, “I VOLONTARI RACCONTANO IL CENTRO ASTALLI PALERMO” è il nostro modo per dire Grazie a ciascuno dei volontari impegnati in questi nostri primi 15 anni a fianco dei rifugiati. Perché vogliamo raccontarci attraverso i loro punti di vista, le loro emozioni, le loro ragioni. Quelle di chi, a piccoli passi, cambia il mondo.
By Gaia Garofalo • Archivio, Eventi, Home, Newsletters, Storie migranti •

feb 23 2021
La rete solidale del progetto “Perché no?” a sostegno di giovani in condizioni di svantaggio
La creazione di una rete solidale è uno dei pilastri del progetto “Perché No?”, finanziato da Fondazione Intesa San Paolo e da Fondazione con il Sud, al fine di garantire non solo la buona riuscita di un percorso di inserimento sociale, ma anche la creazione di legami duraturi e il confronto con modelli virtuosi e positivi.
Da questo presupposto inizia la ricerca di famiglie e persone volontarie, che entreranno a far parte della rete solidale del progetto a sostegno dei 50 giovani protagonisti.
Il tutoraggio educativo rappresenta un’opportunità concreta di sostegno per soggetti in difficoltà e mira a migliorarne le potenzialità e a supportarli nel percorso di crescita. Una rete di legami e relazioni solidali è indispensabile per il buon inserimento della persona nella società, ma spesso i giovani in condizione di disagio ne sono sprovvisti. Lo scopo è, quindi, quello di instaurare relazioni di scambio e d’aiuto profonde protratte nel tempo tra la rete solidale e i giovani coinvolti.
Invitiamo persone e famiglie disposte a mettersi in gioco nell’instaurare una relazione con un ragazzo o una ragazza di età compresa tra i 16 e i 29 anni, a manifestare il proprio interesse.
Il percorso della rete solidale inizierà con una serie di incontri di formazione e scambio di esperienze sotto la guida di professionisti del settore. Il percorso formativo fornirà utili strumenti per affrontare la delicata azione di sostegno ai giovani beneficiari del progetto.
Il tutoraggio educativo delle famiglie selezionate si concretizzerà in un programma di appuntamenti, con visite in famiglia, gite in esterno, partecipazione congiunta ad eventi in città ecc.
I tutoraggi da parte delle rete solidale saranno supervisionati da una equipe di esperti per garantirne lo sviluppo felice e positivo.
Le persone e le famiglie interessate ad intraprendere questo percorso possono manifestare il proprio interesse inviando una mail all’indirizzo: progettopercheno@asterisco.sicilia.it
Per maggiori informazioni consultate le FAQ di seguito.
COSA FA UN TUTOR DELLA RETE SOLIDALE?
Il tutor rappresenta un punto di riferimento e un sostegno per il giovane beneficiario del progetto “Perché No?”. Il giovane assegnato al tutor intraprenderà un percorso formativo e di inserimento lavorativo, sarà quindi fondamentale il supporto e l’incoraggiamento del tutor durante l’intero percorso.
COME FACCIO A CANDIDARMI?
E’ semplicissimo! Basta mandare una mail all’indirizzo progettopercheno@asterisco.sicilia.it, manifestando il proprio interesse e lasciando un recapito telefonico. Sarai ricontattato dallo staff di progetto per un colloquio conoscitivo.
QUALI ATTIVITà SVOLGE IL TUTOR?
Principalmente il tutor e la sua famiglia si occuperanno dell’affiancamento dei ragazzi partecipanti che si concretizzerà in un programma di appuntamenti a cadenza periodica durante l’arco del progetto. Oltre al tutoraggio sono previste visite in famiglia, gite, giri in città, partecipazione ad eventi per rafforzare il legame con i ragazzi partecipanti.
È PREVISTA UNA FORMAZIONE PER LA RETE SOLIDALE?
Una volta selezionate le persone e famiglie tutor, parteciperanno ad un’azione di formazione della durata di 30 ore, per ricevere strumenti utili per affrontare la delicata azione di sostegno ai destinatari.
COME AVVIENE IL MATCHING TRA TUTOR E RAGAZZO?
Le persone e famiglie tutor parteciperanno ad un colloquio per valutare l’interesse e le motivazioni che hanno spinto alla candidatura. In base alle loro caratteristiche e disponibilità verranno assegnate ad un/una ragazzo/a partecipante al progetto o ad un nucleo familiare in condizione di svantaggio.
CHE TIPO DI SUPPORTO RICEVERà LA RETE SOLIDALE DURANTE L’ESPERIENZA?
Riceveranno il supporto di operatori specializzati del progetto, che faciliteranno nella relazione con il ragazzo assegnato durante tutto il percorso di tutoraggio. La partecipazione delle famiglie è su base volontaristica, quindi non è previsto un supporto economico per la partecipazione.
COSA SUCCEDE SE IL PERCORSO CON IL RAGAZZO ASSEGNATO NON FUNZIONA?
Nel caso in cui la relazione con il ragazzo o la ragazza assegnato/a non dovesse funzionare, sarà comunque possibile rimanere a far parte della rete solidale a supporto del progetto e al ragazzo verrà assegnata un’altra famiglia tutor.
QUANTO DURA IL PROGETTO?
La durata complessiva è di 24 mesi, la nostra speranza è che il progetto dia occasione per creare legami solidi che possano proseguire nel tempo.
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apr 17 2023
Il tuo 5 per mille al Centro Astalli Palermo è la scelta di farne parte!
Lo diceva Don Andrea Gallo, ed è quello che al Centro Astalli Palermo scegliamo di fare ogni giorno.
Da 16 anni siamo impegnati sul territorio per essere soccorso, sostegno, voce per chiunque sia stato costretto a lasciare il proprio Paese e ora cerchi nel nostro nient’altro che un rifugio, diritti e una possibilità di futuro.
Lavoriamo per farci risposta concreta ai tanti bisogni di cura e inclusione, tutti autentici e irripetibili, che quotidianamente attraversano la nostra porta.
Lo facciamo perché crediamo che una società senza barriere e discriminazioni che riconosca tutti ed ognuno sia possibile, e sia nostro dovere contribuire a costruirla percorrendo la strada di un’accoglienza che sia la cura dello stare al fianco.
Anche tu puoi metterti in cammino al fianco dell’umanità in fuga, scegliendo di destinare il tuo 5×1000 al Centro Astalli Palermo. Firma indicando il nostro codice fiscale 97226110829 sulla tua dichiarazione dei redditi per sostenere le nostre attività a favore degli uomini, delle donne e dei bambini che accogliamo, accompagniamo e difendiamo a Palermo.
Sai che a te non costa nulla?
Il 5×1000 è una quota della tua imposta IRPEF che lo Stato raccoglie dalle dichiarazioni dei redditi dei cittadini contribuenti e ripartisce tra gli enti del terzo settore che svolgono attività di interesse sociale. Per te nessun costo aggiuntivo o aggravio fiscale. È solo un modo per scegliere a chi destinare parte delle tue tasse, che lo Stato tratterrebbe comunque se non dovessi esprimere alcuna preferenza. Non sostituisce l’8 o il 2 per mille, e puoi farlo anche senza presentare la dichiarazione dei redditi semplicemente recandoti presso un ufficio postale o un CAF.
Perché scegliere il Centro Astalli Palermo?
“Lavorare qui mi ha fatto capire il valore immenso di tanti piccoli gesti di accoglienza che noi diamo per scontati, e che invece hanno un peso enorme sulla vita delle persone. Offrire a chi arriva una doccia, un pasto, l’accesso alle cure di base, un sorriso e due chiacchiere significa far sì che possano sentirsi accolti, a casa. Ad ogni servizio mi rendo conto di quanto per chi affronta vulnerabilità e marginalità, un medico di cui potersi fidare purtroppo è spesso un privilegio, e questo trascina via il diritto alle cure. Perciò garantire un presidio di prossimità al Centro Astalli Palermo è fondamentale, è uno spazio di cura per l’umanità in fuga” – PAOLA, medico volontario per l’ambulatorio del Centro Astalli Palermo
“Io sono FRANCIS, sono ivoriano. Prima ero un giornalista, poi ho dovuto lasciare il mio Paese. Grazie alla scuola del Centro Astalli Palermo sto imparando l’italiano, è molto importante per ricostruire la mia vita”
“Mi chiamo LOTFI, e posso dire che a me il Centro Astalli Palermo ha salvato la vita. Sono arrivato tanti anni fa, ed ero perso. Stavo sbagliando tutto, non avevo più forza per prendermi cura di me, e nessuno voleva darmi una possibilità. Qui sono stato ascoltato, ho trovato aiuto per rimettere a posto i miei documenti e la mia salute, e a piccoli passi ce l’ho fatta. Ho anche un lavoro, e anche adesso, tutte le volte che sono in difficoltà, torno qui e trovo sempre una mano, un consiglio, un sorriso”
La tua firma, per un 5 che vale mille.
Grazie!
C.F. 97226110829
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