Servizi socio-educativi

 

Tali servizi sono stati pensati per agevolare il migrante nell’integrazione a livello socio-culturale. Il presupposto è quello di fornire gli strumenti necessari per acquisire competenze e capacità utili a tal scopo. Tra i servizi:

  • scuola di italiano: è senz’altro un’imprescindibile e fondamentale occasione didattica per uno straniero, volta ad aumentare, imparando la lingua locale, l’integrazione sociale tant’è che può essere annoverato tra i servizi di prima accoglienza.
    La scuola di italiano si rivolge ad immigrati adulti e si articola per classi secondo tre livelli: alfabetizzazione, intermedio e avanzato, in relazione alla conoscenza della lingua posseduta dall’utente. Ad oggi le varie classi di insegnamento accolgono oltre 90 alunni. Dal lunedì al venerdì dalle 10:00 alle 12:00 presso la sede di piazza Santi 40 Martiri – dalle 17:30 alle 19:00 presso la sede del CEI in via Piersanti Mattarella
  • doposcuola: la finalità è quella di offrire sostegno scolastico ai bambini e agli adolescenti, figli di immigrati, che in famiglia non hanno un adeguato supporto per lo svolgimento dei compiti. Dal lunedì al venerdì dalle 16:00 alle 17:30
  • laboratorio di informatica: il centro dispone di una piccola aula informatica dove volontari esperti in materia spiegano gli elementi base per l’uso del pc e l’utilizzo dei pacchetti fondamentali [temporaneamente sospeso]
  • laboratorio di educazione stradale: questo laboratorio ha lo scopo di fornire gli strumenti linguistici adeguati al fine di comprendere le norme del codice della strada e l’articolazione dei test teorici di guida. Lunedì e mercoledì dalle 16:30 alle 19:30
  • laboratorio di lingue: centro si avvale della collaborazione di volontari di lingua madre che periodicamente mettono a disposizione la propria competenza, conducendo laboratori di lingua inglese, francese, spagnola e tedesca [temporaneamente sospeso]

Tutti i beni e i servizi sono offerti a titolo esclusivamente gratuito e in modo volontario, in base alle donazioni e alla disponibilità di volontari e tirocinanti, a migranti nonché a seconde generazioni, dando la priorità a chi, appena giunto sul posto o presente sul territorio già da tempo, non è in grado di reperirli autonomamente, per mancanza di reti di supporto.